Ecografia nel mondo dei Terapisti

La tecnologia in campo ecografico, ha fatto una serie di passi da gigante negli ultimi anni, permettendo di avere immagini sempre più nitide e precise.

Tale miglioramento ha portato ad una capacità diagnostica avanzata, in particolare nella cura e prevenzione di patologie importanti.

L’utilizzo di hardware sempre più performanti, ha creato sonde ecografiche grandi poco più di una saponetta e non legate più ad un sistema integrato.

Basta quindi un sonda portatile ed uno smartphone per avere immagini ecografiche di buona qualità a disposizione di molti professionisti.

Anche i costi per questo tipo di sonde sono notevolmente inferiori rispetto al passato.

A livello osteopatico e fisioterapico, l’accesso a questa tecnologia di imaging, che non ha costi biologici per il paziente sta determinando una svolta.

Ora  un terapista può vedere e valutare, senza fare diagnosi che è di competenza medica, lo stato dei tessuti muscolo scheletri del proprio paziente.

I tessuti valutabili dall’ecografia sono visibili non solo nella loro staticità, ma anche nella loro dinamicità permettendo una miglior compressione del sistema del paziente.

A livello fisioterapico, il terapista può migliorare la sua valutazione funzionale, e comprendere come interfacciarsi meglio con il medico.

Nel proprio progetto terapeutico, in molte patologie ne può monitorare con maggior precisione l’andamento clinico.

Una altro vantaggio su molto terapie, come per esempio le onde d’urto, l’operatore può diventare più preciso nei parametri terapeutici.

A livello della nuova nascente professione sanitaria di Osteopata, potrà dare sfogo ad una evidenza di molte disfunzioni somatiche che tale figura è chiamata a trattare.

Il concetto di puro empirismo, di pseudo scienza o di cecità selettiva nella valutazione osteopatica potrà, in taluni casi essere superato evidenziando le strutture ed i cambiamenti.

La vertebra in disfunzione, sarà finalmente visibile tramite il riflesso periostale sulle trasverse,  la comprensione del muscolo pettorale sulla dinamica di movimento del capo lungo del bicipite anche, oppure la posizione relativa della rima sacro iliaca rispetto alla S.I.P.S.

Tanto è da scoprire in un mondo dove il vedere parte del nostro interno diventa oggi accessibile.

Questo ovviamente deve essere atto di compendio e migliorativo della clinica, che rimane  primaria .

I pericoli di questa tecnologia, esistono e stanno nel fatto che la valutazione è fortemente operatore dipendente, che deve essere ben formato e preparato.

L’uso improprio dello strumento può portare ad immagini con ecostruttura alterata rispetto alla realtà e quindi a relative valutazioni errate.

Ci auguriamo quindi, un inizio di una nuova era nella consapevolezza e nelle cure alla persona, coinvolgendo i produttori di tali strumenti nel performarli anche per il mondo terapeutico fisioterapico ed osteopatico.

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