La composizione chimica del Diamante è C carbonio allo stato puro, questo minerale cristallizza nel sistema cubico, ed è per questo che ha caratteristiche fisiche ottiche e chimiche diverse rispetto ad altri minerali che hanno la stessa composizione chimica ( vedi la Grafite ) . La durezza del Diamante e pari a 10 della scala di Mosh cioè la più alta di questa scala, il Diamante durissimo ma anche molto fragile, la durezza infatti è la proprietà di un minerale ad essere scalfito , non ad essere fratturato. L’indice di rifrazione è tra i più elevati 2,417, e il peso specifico è tra i più leggeri 3,52, tutti i Diamanti sono rari, ma alcuni sono più rari di altri e quindi di maggior valore.
Per determinare le caratteristiche e quindi il valore di un Diamante bisognerebbe conoscere le 4C: dall’inglese CUT -taglio, COLOUR- colore, CLARITY- purezza e CARAT- peso in carati.
La miglior combinazione di queste caratteristiche determina il maggior pregio del Diamante.
TAGLIO (cut) molte persone confondono il taglio di un Diamante con la forma, il modo con cui il Diamante è tagliato e lucidato è basilare, sono la precisione e le proporzioni del taglio che determinano la quantità di luce che verrà rifratta e riflessa . Quindi a miglior taglio corrisponderanno migliore brillantezza , scintillio e fuoco. In un Diamante tagliato correttamente, la luce viene rifratta internamente e riflessa all’esterno dalla parte superiore. Se un Diamante viene tagliato con un padiglione troppo alto, una parte della luce viene dispersa sul fondo della gemma , se il padiglione viene tagliato troppo piatto, la luce esce prima di essere rifratta all’interno della pietra. E’ quindi la qualità del taglio che esalta la brillantezza del Diamante e la lucidatura finale che ne esalterà lo scintillio ed il fuoco.
La differenza tra Diamante e brillante ( rispondo come promesso ad un lettore) Per Diamante si intende il Minerale diamante, per brillante si intende la forma con cui si è tagliata la gemma cioè: “Si intende forma a brillante” una forma data ad una qualsiasi gemma tagliata rotonda , con 58 faccette, una tavola ,una corona -un padiglione -una cintura ed un apice, si dà il caso che il Diamante è per lo più tagliato con la forma a brillante rotondo standard ed è per questo motivo che spesso esiste questa confusione. Altre ” forme “di taglio sono: Goccia ,Marquise, Princess , Cuore ecc. La tavola riportata di seguito è un esempio dei vari tagli.
COLORE (colour ) il miglior colore di un Diamante è il non colore.
Scala del colore del G.I.A. Gemological institute of America.
D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V Z
Esempio:
D = INCOLORE
H= BIANCO
S = GIALLO
Z= Fancy colour
Più un Diamante si avvicina alla totale assenza di colore ( D) più è raro quindi prezioso. Ma cosa determina il colore di un Diamante o la sua assenza?
Le enormi temperature e pressioni a cui i Diamanti sono stati sottoposti durante il processo di cristallizzazione, possono aver dato la possibilità ad alcuni elementi come il “boro” o “l’Azoto ” di incorporarsi alla struttura atomica del Diamante o al suo reticolo cristallino. Sono queste lievissime tracce a dare alcune delle colorazioni più diffuse nel Diamante. I Diamanti incolori sono molto rari , tuttavia esistono Diamanti con delle colorazioni naturali molto forti, questi Diamanti sono ancora più rari e vengono definiti Fancy colour, ( colori fantasia).
PUREZZA (Clarity) grazie alla sua origine naturale, ogni Diamante è unico e non ne esistono due uguali. Ognuno possiede una sua identità dovuta alla presenza di piccole tracce di minerali rimaste imprigionate durante il processo di cristallizzazione, queste impronte visibili a seconda dei casi solo con moderni sistemi di ingrandimento, sono chiamate “inclusioni”, il numero, il colore , le dimensioni, e il posizionamento delle stesse rispetto alla gemma determinano il grado di purezza di ogni Diamante.
Scala G.I.A.
IF- VVS1- VVS2- VS1 -VS2- SI1- SI2- I1- I2- I3
PESO IN CARATI ( carat weight ) è la caratteristica più facile da determinare. Il carato è un unità di misura che prende il nome dai semi di carruba ( nell’antichità venivano usati questi semi per controbilanciare il peso delle gemme dall’altra parte della bilancia , questi semi hanno la proprietà di pesare uguali tra loro, gli antichi mercanti di Diamanti sapevano ben usare questa proprietà ). Oggi il carato ( abbreviato Ct. e non Kt. come molti usano, in quanto il Karato è invece utilizzato per il titolo dei metalli ) è un unità di misura decimale che corrisponde ad un quinto di grammo cioè 1 Ct. = 0,200 grammi oppure, 5 Ct. = 1 grammo , ogni carato è diviso in cento punti quindi un quarto di carato è 25 punti scritto 0,25 Ct. È facile pesare un Diamante sciolto, ma una volta montato su un gioiello si può solo stimare il peso usando formule e strumenti speciali .
Ora per concludere, la scelta all’acquisto di un Diamante come di certo avrete compreso, deve essere fatta da esperte mani, non affidarsi al primo ” amico ” che vi propone l’affare della vostra vita, l’incauto acquisto è sempre in agguato, e credetemi , è meglio sempre prevenire che curare quindi prima di acquistare una gemma riservatevi di richiedere una accurata certificazione, il prezzo pagato sarà di un centinaio di Euro in più rispetto ad una gemma senza il certificato e comunque potete sempre richiedere un certificato ad un laboratorio di analisi gemmologiche, pratica ormai utilizzata dai maggiori professionisti del settore, e perché no partecipare di persona all’analisi della vostra gemma.
a cura di Dr. Fabio Pivari
Gemmologo G.I.A. e I.G.I.
Corrispondente da Genzano di Roma