Di Maria Martone – Ed eccoci al nuovo numero, l’avventura si prospetta interessante!
Intanto GRAZIE a quanti hanno dedicato tempo a leggerci.
Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo, bisogna aver rispetto e gratitudine per chi ce ne regala un po’, sembra non ce ne sia mai abbastanza.
Il tempo “ossessiona” da sempre letterati, filosofi, scienziati. Cronos (Κρόνος) scorre inesorabile, mentre ci affanniamo a cercare di fermarlo.
Siamo costantemente alla ricerca di un equilibrio tra il Carpe Diem oraziano e il motto latino Tempus Fugit Memento Mori, vogliamo sfruttare ogni momento come se fosse l’ultimo, ma così rischiamo di non godere delle emozioni fino in fondo, azzanniamo la vita, ma non cogliamo le sfumature dei sapori.
In questo numero, parliamo di un modo utile e salutare di utilizzare il nostro tempo: lo sport (in particolare ci occupiamo del RUGBY). Da sempre, lo sport, praticato con costanza, ci aiuta a salvaguardare nel Tempo la nostra salute.
Ecco appunto la Salute, il sostantivo viene dal latino salus «salvezza, incolumità , integrità, salute», affine a salvus che significa salvo, soprattutto come stato di benessere e di tranquillità.
Il benessere fisico e l’equilibrio psichico dell’organismo umano, hanno oggi assunto un significato diverso, praticare sport è il modo migliore per perseguire la prevenzione delle malattie, insieme con la rimozione dei fattori ambientali che danneggiano il benessere di tutti.
Bioetica e progresso biomedico corrente hanno fatto entrare, accanto alla medicina dei bisogni, quella dei desideri. Salute e malattie sono diventate sintomatiche di una buona o cattiva qualità della vita.
L’ OMS ha dichiarato nel 1946 la salute è «uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale», e non solo «un’assenza di malattie e di infermità», la qualità della vita ha assunto anch’essa il significato di uno stato di benessere fisico e psichico. La ricerca del bene oggettivo del paziente, non è più la priorità, ad essa si è sostituita l’autonomia del soggetto, si valorizza la percezione soggettiva rispetto alla propria salute. E di questo torneremo a parlare.
Da ciò si deduce che secondo le nuove aspirazioni la salute va concepita come un bilanciamento fra corpo e mente. In realtà quello che viene applicato è il pensiero presente nell’occidente e risalente a Ippocrate e Galeno, che contemplava un’intima connessione di anima e corpo.
“Orandum est ut sit mens sana in corpore sano” recita Giovenale (Sat. X, 356), bisogna pregare che la mente sia sana nel corpo sano.
Lo sport è toccasana per il corpo, ma forse ancor più per la mente.
Oltre che di Rugby, con il contributo dell’avv. Marchetti, in questo numero tratteremo altro cibo per la mente, ma anche per … il corpo: la ricetta del giovane Ivan, la filosofia con Lilio Testa, il cinema del Prof. Vincenzo Albano.